Primo trimestre in calo per Mohawk Industries

La multinazionale del flooring chiude il primo trimestre con ricavi a 2,5 miliardi di dollari, in flessione del 5,7% sul primo trimestre 2024.

Jeffrey S. Lorberbaum

Mohawk Industries ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi netti pari a 2,5 miliardi di dollari, in calo del 5,7% sul primo trimestre 2024 (-0,7% su base rettificata), e un utile netto di 73 milioni di dollari. In flessione i ricavi di tutte le tre divisioni del gruppo: Global Ceramic (-4,9% o +1,2% su base rettificata), Flooring North America (-4,2%) e Flooring Rest of the World (-8,8%).

Sul margine operativo hanno pesato le minori vendite e l'aumento dei costi dei fattori produttivi, parzialmente compensati da incrementi della produttività, soprattutto nel segmento ceramico.

Commentando l’andamento dei mercati nei primi mesi dell’anno, il Presidente e CEO Jeff Lorberbaum ha sottolineato come le condizioni si siano progressivamente deteriorate, complice anche la crescente apprensione per le prospettive future.

“In aprile – ha ricordato Lorberbaum -, l'applicazione delle nuove tariffe annunciate dal Presidente Trump ha generato maggiore incertezza sulle prospettive economiche globali e aspettative di indebolimento a causa di fattori quali l'aumento dell'inflazione, il calo della fiducia dei consumatori e la riduzione degli investimenti delle imprese”.

Sebbene l’ammontare definitivo delle tariffe e il loro effetto sulla spesa dei consumatori siano ancora in evoluzione, alle attuali percentuali del 10% Mohawk stima che sosterrà un costo annualizzato di circa 50 milioni di dollari, da assorbire con aumenti dei prezzi e aggiustamenti della catena di approvvigionamento. In vista dell'applicazione delle tariffe, il gruppo aveva già aumentato i livelli di scorte, segnalando comunque che la maggior parte dei prodotti commercializzati negli Stati Uniti - ceramica, moquette, laminati, vinilici, LVT e top in quarzo - sono fabbricati negli stabilimenti attivi sul territorio nazionale o in Messico, quest’ultimo non soggetto a tariffe in base all’accordo tra USA, Messico e Canada.

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